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Visualizzazione dei post da novembre 6, 2011

Il Mostro di Veneto City

Data di pubblicazione: 14.09.2011       Autore: Canetta, Sebastiano; Milanesi, Ernesto Quando il Superluogo esce dai cataloghi di certe mostre un po’ sempliciotte, e ci casca sulla testa, prodotto della logica di sviluppo autostradale-immobiliare. Il manifesto, 14 settembre 2011 (f.b.) DOLO (VENEZIA) - Adesso si chiama Veneto Green City. Sarà la megalopoli del commercio tra Padova e Venezia. Oltre 715 mila metri quadri di uffici, negozi, bar, ristoranti e alberghi spalmati in quel che resta della Riviera del Brenta. Un'operazione immobiliare da 2 miliardi di euro, cantierata dal re del "ciclo integrato" dell'immobiliarismo e dal banchiere di fiducia dei "giri giusti", con il placet degli enti locali. «Una valida alternativa alla caotica distribuzione di capannoni» secondo i progettisti. L'ennesima applicazione del «sistema» che permette agli "imprenditori" di incassare milioni senza rischiare un centesimo devastando il

Analisi Fmi sul costo del lavoro in Asia

La Cina non è più il Paese asiatico preferito dalle imprese che devono delocalizzare produzioni ad alto contenuto di manodopera. Sia che investano direttamente (caso più raro), sia che cerchino subfornitori a cui affidare la fabbricazione di prodotti e componenti. E chi sarà mai questo "qualcun altro più conveniente" ? A me risultava che i Cinesi stessi stessero già da qualche tempo delocalizzando in Africa ....

Stay hungry, stay foolish. (Steve Jobs)

" Stay hungry, stay foolish." (di Steve  Jobs) E' al momento la frase di moda. Tra le cose che facevano incazzare maggiormente Jobs si sono sempre annoverati gli imitatori. Del resto è quasi ovvio che ad un creativo risultino antipatici i "copioni". Ciò che forse neanche Lui aveva previsto, pur nella sua visionarietà è che gli avrebbero copiato anche la frase. Mi stanno arrivando e-mail con slogan pubblicitari che ricalcano più o meno la struttura logica della frase sopraindicata. Questa struttura non ha niente di inventato e niente di particolarmente originale. Da un punto di vista linguistico ha un nome proprio, è usata da migliaia di anni, ed è annoverata tra le figure retoriche più comuni. Dante Alighieri usa questa, che adesso possiamo chiamare, figura retorica nel passo che riporto di seguito: Per me si va nella città dolente, per me si va nell’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Pascoli sempre  in italiano la usa così: