Data di pubblicazione: 14.09.2011
Autore: Canetta, Sebastiano; Milanesi, Ernesto
Quando il Superluogo esce dai cataloghi di certe mostre un po’ sempliciotte, e ci casca sulla testa, prodotto della logica di sviluppo autostradale-immobiliare. Il manifesto, 14 settembre 2011 (f.b.)
DOLO (VENEZIA) - Adesso si chiama Veneto Green City. Sarà la megalopoli del commercio tra Padova e Venezia. Oltre 715 mila metri quadri di uffici, negozi, bar, ristoranti e alberghi spalmati in quel che resta della Riviera del Brenta. Un'operazione immobiliare da 2 miliardi di euro, cantierata dal re del "ciclo integrato" dell'immobiliarismo e dal banchiere di fiducia dei "giri giusti", con il placet degli enti locali.
«Una valida alternativa alla caotica distribuzione di capannoni» secondo i progettisti. L'ennesima applicazione del «sistema» che permette agli "imprenditori" di incassare milioni senza rischiare un centesimo devastando il territorio. Lo ribadiscono i 12 mila cittadini che hanno firmato l'appello al referendum dei Cat, i comitati ambiente territorio a cavallo fra le province di Venezia e Padova. (segue)
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